domenica 11 dicembre 2011

CNT spagnola - cenni storici

CNT Confederación Nacional del Trabajo
Cenni storici
La CNT trova la sua origine nei centri operai anarchici dei militanti della I Internazionale degli anni 1860. Infatti, la sezione spagnola dell'Internazionale - come la sua sorella italiana – era piuttosto influenzata dalle idee bakuniste. Dopo il fallimento della I Internazionale, società operaie persistettero comunque, in particolare la società Solidaridad Obrera di Barcellona (nata il 3 agosto 1907). Nel 1910, quest'organizzazione e altre minori si riunirono a Barcellona (secondo congresso di Solidaridad Obrera, Barcellona: 30, 31 ottobre e 1° novembre 1910), dove diedero vita alla costituzione della CNT, creata in opposizione all'Union General de Trabajadores (UGT), sindacato d'ispirazione socialista e legata al PSOE.
Dopo il primo congresso della CNT, nel 1911 (8 settembre), il sindacato fu dichiarato illegale poiché fu il promotore di uno sciopero generale (l'interdizione terminò nel 1911). Dal 1916 le sue relazioni con l'UGT furono in continua evoluzione: le 2 organizzazioni proclamarono insieme lo sciopero generale del 1917 e i legami si infittirono a tal punto che, al secondo congresso della CNT (1919), fu evocata la possibilità di fusione in nome dell'unità della classe operaia. Dopo questo congresso, i legami provvisori, sviluppatisi in seno alla III Internazionale, furono approvati dal voto dei militanti. Quando però Angel Lash rientrò dalla Russia e relazionò i militanti anarchici sulle conseguenze reali della rivoluzione bolscevica, i rapporti tra le due organizzazioni si fecero sempre più tesi e i militanti della CNT decisero, nel 1922, di abbandonare il progetto di fusione con l'UGT (prima e durante la rivoluzione spagnola le due organizzazioni collaborarono ad alcune iniziative).
La crisi industriale che colpì la Catalogna nel 1918 spinse molti lavoratori ad assumere posizioni via via più radicali e molti di loro entrarono a far parte della CNT. La borghesia intimorita dall'avanzata del sindacato anarchico rispose con la violenza dei “pistoleros”, ovvero con l'impiego di mercenari paramilitari che avevano lo scopo di "colpire" l'attivismo dei militanti anti-borghesi.
A partire dal 1913 con l'accesso al potere del dittatore Miguel Primo De Rivera, la CNT fu interdetta e costretta a passare nuovamente alla clandestinità. Nel 1927, gli anarchici della CNT, contribuirono alla costituzione della Federazione Anarchica Iberica, impegnata, durante quegli anni, principalmente a mettere in piedi diversi tentativi di destabilizzazione del regime di Rivera. Le due organizzazioni, CNT-FAI, agirono frequentemente di concerto e la FAI apparve ai più come il braccio armato ed illegalista della CNT (frequenti furono le rapine di autofinanziamento).

Congressi della CNT

Congresso
Anno
Località
Date
Barcellona
I
Barcellona
II
Madrid
III
Madrid
IV
Saragoza
V
Madrid
VI
Barcellona
VII
Bilbao
aprile















La CNT nella rivoluzione spagnola
Nel 1936, dopo l'insurrezione franchista, la CNT, ricostituitasi dopo l'instaurazione della prima Repubblica (1931), e forte di due milioni di aderenti, fu una delle principali componenti della rivoluzione spagnola e della resistenza, particolarmente nella città di Barcellona liberata in poche ore dopo il colpo di Stato del 16 luglio 1936.
Il sindacato anarchico, nelle zone sotto il suo controllo, lanciò un vasto movimento di collettivizzazione delle terre e delle industrie. I militanti anarchici, organizzati entro colonne( Colonna Durruti, Colonna di Fer, Colonna Roja y Negra) furono i primi a frapporsi all'avanzata delle truppe franchiste, fianco a fianco dei soldati fedeli della Repubblica e dei militanti marxisti.
La CNT sviluppò una strettissima collaborazione con la Federazione Anarchica Iberica e dal cui rapporto scaturì l'entrata di elementi faístas nell'organizzazione anarcosindacalista. L'intenzione era quella di favorire la fazione più radicale della CNT, quella denominata “faista”, in opposizione a quella più moderata "treintista" (la treintista è una fazione della CNT chiamata anche posibilistas o moderata di cui Angel Pestana fu un elemento di rilievo).
La strategia degli anarchici della CNT, schiacciati tra l'imperativo della guerra contro i fascisti e l'urgenza della rivoluzione sociale, fu un grande elemento di discordia, sia all'interno del movimento libertario e sia con l'ala comunista della fazione repubblicana. In questo quadro alcuni sindacalisti anarchici scelsero di entrare nel governo repubblicano: Jauan Garcia Oliver divenne "Ministro della Giustizia" e Federica Montseny "Ministro della Sanità".
Per questi militanti la rivoluzione sociale doveva attendere in nome della lotta antifranchista, ritenuta in quella fase storica la priorità assoluta. Questa scelta fu da tanti criticata e osteggiata, nell'ambito dell'anarchismo nazionale e internazionale, e considerata un tradimento dei principi anarchici e delle istanze rivoluzionarie (in seguito si rivelò anche una strategia fallimentare).
Il seguito della guerra vedrà il costante indebolimento della CNT, soprattutto a causa delle manovre fortemente autoritarie dei militanti comunisti stalinisti. La fine della guerra, nel 1939, comportò l'inizio di una dura repressione contro gli anarchici, costringendo molti di loro a rifugiarsi nel Sud della Francia, dove contribuirono alla fondazione, nel 1945, della CNT francese.

Il dopo franchismo
Dopo la morte di Francisco Franco, nel 1975, la CNT spagnola poté riorganizzarsi ufficialmente. I sindacalisti rivoluzionari, favorevoli ad una partecipazione alle elezioni sindacali, abbandonarono la CNT nel 1977, per creare la CNT rinnovata o CNT congresso di Valencia, rivendicando però anche il diritto ad utilizzare il nome storico dell'organizzazione. La diatriba tra le due organizzazioni, ovvero su chi fosse legittimato ad adoperare quel nome, finì in tribunale: gli “scissionisti” non ebbero riconosciuto il diritto ad avvalersi della sigla storica, per cui alla fine furono costretti ad utilizzare quello di Confederacion General del Trabajo (CGT).
Sempre nel 1977, il 27 marzo, la CNT tenne a San Sebastian de los Reyes (Madrid) il suo primo grande meeting nazionale dopo la morte di Francisco Franco e la fine della dittatura. Intervennero Fernando Carballo (tornato libero dopo 25 anni di carcere), Juan Ferrer, delegato della regione di Valencia, Luis Andres Edo per la Catalogna, Eduardo Prieto per le Asturie, Garci Rua per l'Andalusia, ecc [1]. Messaggi di solidarietà e sostegno giunsero da tutto il mondo. L'anno seguente, il 21 marzo 1978,la CNT indisse una manifestazione non autorizzata in cui si commemorava Augustìn Rueda, anarco-sindacalista morto in carcere e a cui parteciparono 400 militanti.

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