domenica 11 dicembre 2011

la Prima Internazionale

Nascita, sviluppo e fine della I Internazionale
Il 28 settembre 1864 si aprì a Londra la cosiddetta “Prima Internazionale socialista dei Lavoratori”. A Saint Martin's Hall giunsero i tre delegati francesi: Tolain, cesellatore, Perrachon, bronzista, e Limousin, nastraio, che esposero un progetto di associazione internazionale. Il congresso fu presieduto da Spencer Beesley, filosofo positivista. L'inglese Wheeler, dopo aver sentito il progetto francese, esposto da Tolain, presentò la seguente risoluzione: «L'assemblea dopo aver sentito i nostri fratelli francesi [...] e dato che il loro programma può migliorare la situazione dei lavoratori lo accetta come base di un'organizzazione internazionale». La risoluzione fu approvata all'unanimità e venne nominato il Comitato (composto in gran parte da inglesi, ma anche francesi, qualche italiano e il tedesco Karl Marx) che avrebbe dovuto risiedere a Londra e che aveva il compito di redigere i regolamenti e fare opera propagandistica.
All'Internazionale aderirono inizialmente tutte le correnti della Sinistra europea, da Karl Marx agli anarchici e fino a Giuseppe Mazzini (1805-1872). L'Associazione diventò fuorilegge, dal 1871, in Francia, Spagna, Germania, Austria-Ungheria e Danimarca, ma si sviluppò, nonostante la repressione, in Spagna, Italia, Belgio.
All'interno dell'Internazionale, i contrasti principali si ebbero tra marxisti ed anarchici. Entrambi rifiutavano lo Stato borghese, ma mentre i primi auspicavano l’“estinzione” dello Stato, che avrebbe necessitato di una “fase transitoria”, in cui si sarebbe concretizzata la “dittatura del proletariato”, gli anarchici puntavano ad un’azione diretta mirante alla disarticolazione e all’estinzione immediata dello Stato.
Il Consiglio Generale, in cui Marx aveva un peso prima inaudito, convocò il quinto "Congresso all'Aia" (2-7 settembre 1872). La maggior parte dei delegati era marxista, e proveniente dal Belgio, dalla Svizzera, dall'Italia, dalla Germania, mentre erano quasi assenti i francesi e gli spagnoli (esponenti principali dell'anarchismo internazionale di quella fase storica). Proprio la mancanza dei delegati franco-spagnoli fece pesare la bilancia dalla parte dei marxisti. Allora gli anarchici accusarono Marx di avere convocato il Congresso in modo confusionario quanto bastava perché non arrivassero gli oppositori marxisti.
La maggioranza marxista ratificò l'espulsione degli anarchici dall'Internazionale operaia (all'ultimo Congresso del 1869 gli anarchici erano addirittura la maggioranza dei militanti europei!), poi il Congresso, formato adesso solo da marxisti, decise il trasferimento del Consiglio Generale a New York. Questa fu una decisione assolutamente insensata poichè l'Internazionale era presente essenzialmente in Europa.
Allontanati dall’Internazionale per le cospirazioni dei seguaci di Marx, gli anarchici, seguendo i suggerimenti dei loro "leader", decisero di costituire una Internazionale antiautoritaria.
Il 18 marzo 1871 scoppiò la rivolta della comune di Parigi, che secondo tanti fu il frutto concreto dell’esperienza dell’AIL, in cui confluirono le più diverse correnti socialiste: seguaci di Pierre Joseph Proudhon, di Saint-Simon, di Bakunin, di Marx ecc.
La Federazione anarchica del Giura il 15 settembre 1872 convocò un’assemblea a S. Imier (regione del Giura bernese in Svizzera), definendolo «un Congresso straordinario dell'Internazionale operaia» e si dedicarono ad organizzare, secondo la formula di Kropotkin, «la rivolta permanente mediante la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite». (17-22 settembre 1872), in cui ribadirono che «l'Internazionale è il partito politico, centralizzato, della classe operaia, che opera in modo legalitario e parlamentare per estendersi nel proletariato, in vista dell'insurrezione che porterà alla dittatura del proletariato, alle nazionalizzazioni, al socialismo».
Il fallimento dell’esperienza di Parigi e i continui conflitti interni all’Internazionale portarono il "Consiglio Generale" (trasferitosi da New York a Filadelfia) alla decisione di sciogliere l'Internazionale (15 luglio 1876).

I congressi della I Internazionale

Congresso costitutivo, a Londra.
Discussioni principali: Solidarietà alla Polonia oppressa. Presenti le delegazioni operaie inglesi e francesi, e di invitati di altri paesi (numerosi rifugiati politici in esilio a Londra, tra cui Marx). Elezione Consiglio generale, con sede a Londra (385 sedute tra il 1864 e il 1872; il 1 novembre: il Consiglio approva lo Statuto provvisorio). L’anno seguente, tra il 25 e il 27 settembre si tiene la prima Conferenza internazionale, sempre a Londra.
I Congresso, a Ginevra.
Discussioni principali: Numerosi delegati francesi e svizzeri, oltre agli inglesi, ai tedeschi (assente Marx), e ai rappresentanti del Consiglio generale. Scontro tra i mutualisti e i collettivisti. Obiettivo principale: ottenimento della riduzione della giornata lavorativa a otto ore.
II Congresso, a Losanna.
Discussioni principali: Delegati svizzeri, francesi, tedeschi, belgi, italiani, inglesi. Predominano ancora i proudhoniani. Temi discussi: cooperazione; credito popolare; istruzione (indirettamente lo Stato).
III Congresso, a Bruxelles.
Discussioni principali: Delegati belgi, inglesi, svizzeri, tedeschi, francesi, un italiano e uno spagnolo (assente Karl Marx). Discussione e approvazione della tesi sulla socializzazione dei mezzi di produzione, proposta dallo stesso Marx. Sconfitti i proudhoniani e vittoria della fazione classista.
IV Congresso, a Basilea.
Discussioni principali: Delegati in maggioranza francesi e svizzeri; poi belgi, tedeschi, e spagnoli; presenti Bakunin e Caporusso per l'Italia (assente Marx), oltre a sei membri del Consiglio generale. I fautori del mutualismo propongono: socializzazione della terra, abolizione dell’eredità, centralizzazione e aumento dei poteri del Consiglio generale. L'assemblea boccia le loro proposte e devono uscire dall'A.I.L (nel 1870 scoppia la guerra franco-prussiana e il previsto congresso è rinviato; nel 1871 nasce la comune parigina; dal 17 al 23 settembre si tiene la seconda conferenza internazionale, a Londra).
V Congresso, all'Aja.
Discussioni principali: Ultimo congresso a cui partecipano anche Marx ed Engels. Consiglio generale trasferito a New York (fino all'estate del 1874), sotto la direzione di Sorge.
VI Congresso, a Ginevra.
Discussioni principali: Congresso fallito per l'assenza di delegati Usa, francesi, inglesi, tedeschi, italiani, spagnoli, portoghesi, austriaci, ungheresi. Presenti esclusivamente gli svizzeri.
Conferenza di Filadelfia (Usa).
Dichiarazione ufficiale che decreta lo scioglimento dell'A.I.L.


Bibliografia di base
Gian Maria Bravo, La Prima Internazionale. Storia documentaria, Editori Riuniti, Roma, 2 voll, 1978.
Gian Maria Bravo, Marx e la Prima Internazionale, Laterza, Bari, 1979.

Collegamenti esterni
Karl Marx
Michail Bakunin

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