martedì 31 gennaio 2012

Frolich AUTOBIOGRAFIA

Paul FROLICH
AUTOBIOGRAFIA
dalla Lipsia operaia di fine '800 all'azione di marzo del 1921.
Nel 1935 l’Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam propose a diverse figure di spicco del socialismo di mettere per iscritto i loro ricordi. In quegli anni di tensioni politiche, Paul Frölich, cofondatore nel 1919 del partito comunista in Germania, fu tra i pochissimi che fecero pervenire le loro memorie. Il suo dattiloscritto rimase però negli archivi dell’Istituto, mai pubblicato. La presente è perciò, in assoluto, la prima edizione della sua autobiografia.
Frölich segue il filo conduttore della propria esperienza personale, a partire dalla sua infanzia nella Lipsia operaia di fine Ottocento per concludere con gli avvenimenti del 1921, offrendo un punto di vista inusuale e particolarmente illuminante sul perché la rivoluzione internazionale iniziata vittoriosamente in Russia sia stata tragicamente sconfitta in Germania.
È una verità che trapela da quasi ogni pagina: le cause della sconfitta risiedono nell’assenza del partito rivoluzionario e nell’impossibilità di rimediare a tale mancanza nel pieno di una crisi rivoluzionaria. Non occorreva questo libro per scoprirlo, ma le memorie di Frölich investono di luce nuova tanto le cause quanto le manifestazioni più pratiche di tale verità.
Lenin nel 1918 difende generosamente i tedeschi attribuendo alla maggiore forza dell’imperialismo le maggiori difficoltà incontrate dai rivoluzionari in Germania. È certamente vero, ma - emerge con forza da questo testo - l’accanita resistenza che la rivoluzione tedesca incontrò sulla sua strada divenne insuperabile per la mancanza di una strategia rivoluzionaria incarnata in un partito.
pantarei edizioni

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